giovedì 12 novembre 2015

Thursday o Wednesday, che differenza vuoi che faccia...

Normalmente i post su cosa leggo, ho letto o leggerò, appartengono al mercoledì.
Oggi è giovedì.
Remember to rebel against authority, kids!
Tuttavia, visto che sono eoni che non scrivo mi permetto di dire un gran bel "e chi se ne frega?" e li posto oggi!
Mamma mia come sono anticonformista e ribelle!! *O*

Ultimamente ho letto un po'.
A volte succede che cado nella spirale dei libri leggeri e romantici e vengo ingoiata senza pietà! Ne esco con almeno quattro titoli divorati in dieci giorni. Poi mi riprendo e, normalmente, metto mano e occhi su un titolo che avevo precedentemente abbandonato per i motivi più disparati.

Così è stata anche questa volta.

I libri sono stati sei, tutti conditi con frizzanti storie d'amore.
Una scommessa per amore di Jennifer Crusie
Pazza di te sempre di Jennifer Crusie
Regole d'amore per amici confusi di Ellie Cahill
Un giorno perfetto per innamorarsi di Anna Premoli
Non proprio un appuntamento (Not Quite #1) di Catherine Bybee
Guida agli appuntamenti per imbranate (Bell Harbor #1) di Tracy Brogan

(Rimandano tutti a Goodreads con annessa la mia recensione.)

Dopo questa carrellata d'amore ho ripreso in mano l'ultimo racconto prequel de "Il trono di Ghiaccio" o "Throne of Glass" di Sarah J. Maas. Trovandolo avvincente e avendo una fine piuttosto intrigante, aprire il libro principale è stata una conseguenza piuttosto scontata.

Ho letto tantissimi commenti su questa saga e tutti positivi. Mi piace lo stile della Maas, infatti A Court of Thorns and Roses è stata una piacevole sorpresa, per cui mi aspettavo davvero tanto!
Forse è stato questo il mio problema.
Assassina e spia, Celaena Sardothien è un personaggio intrigante forse più per il suo passato che non sembra volerci svelare (ma che immagino) che per quello che realmente è. Ora, ammetto che nella mia mente c'è solo una spia e questa risponde al nome di Phèdre nó Delaunay de Montrève, per cui è davvero davvero duro potersi affermare in quel ruolo, ma mi aspettavo comunque qualcosa di più.

La storia non è male, ha diversi punti forti, co-protagonisti intriganti, eppure manca qualcosa.
Personalmente pensavo che ci fosse un'evoluzione di Celaena che, invece, è rimasta più o meno la stessa. Mi aspettavo anche che avrei trovato un continuo degli ultimi paragrafi dell'ultimo racconto (lo so che messa così è contorta ma dire di più potrebbe essere un enorme spoiler!) e invece niente. Per finire, 'sti triangoli hanno un po' scocciato!
Tanto lo so che finirà con quello che meno mi piace... E' la mia sfiga!
Insomma, la storia è carina e avvincente, ben scritta e sicuramente curata nei dettagli ma non mi ha preso come invece mi aspettavo.
Così ho preso il seguito.
Era il minimo che potessi fare, no?
Ho iniziato Crown of Midnight piena di speranza e dopo quattro capitoli è scemato tutto.
Sbirciando qualche recensione ho scoperto quello che più temevo. Ripetitivo e poco intrigante.
DAMN!
Lo leggerò eh, solo che... Uffa.
Throne of Glass si becca comunque tre stelle e mezzo. E lo consiglio! 

  e ½  

Presa dalla tristezza, ho ceduto ad un paio di acquisti compulsivi.
Beh? Sono pienamente giustificata!
Così ora ho questi gioiellini che mi aspettano, trepidanti, nel kindle!

Le promesse di una vita (Breathing Room) di Susan Elizabeth Phillips
La Phillips la prendo SEMPRE. E' tipo un marchio di garanzia. Se lo ha scritto lei, allora lo adorerò, è sicuro! Questa volta la storia è ambientata in Italia e tutto ciò a reso impossibile non cliccare sul pericolosissimo tasto "Compra ora con 1-Click!" di Amazon.
Trama:
"Isabel Favor è una donna di successo, considerata in America il guru dell’auto-aiuto. La sua vita è apparentemente perfetta: ha fama, denaro e un fidanzato che, tra una conferenza e un libro, non trova mai il tempo di sposare. Tuttavia, a seguito di una truffa finanziaria ordita ai suoi danni, tutto ciò che ha costruito rischia di crollare miseramente. E mentre la reputazione di Isabel è messa a dura prova dalle accuse pubblicate dai giornali, il fidanzato la lascia per un’altra donna. Lei che ha sempre risolto i problemi degli altri, scopre ora di non avere soluzioni per sé. Così, con l’animo a pezzi, parte per l’Italia alla ricerca di un po’ di serenità.
Lorenzo Gage è un celebre attore di Hollywood, in Italia per lavoro. Da qualche tempo avverte una vaga insoddisfazione: fare sempre la parte del ribelle dal fascino maledetto ha i suoi vantaggi, ma ha come la sensazione di aver trascurato troppe cose nella vita. Quando vede Isabel sorseggiare del vino al tavolino di un bar, decide che è il momento di buttarsi in una nuova impresa: conquistare quella donna dall’aria tanto composta. Isabel però ha altro a cui pensare: deve ricostruire la sua vita, e le sembra difficile anche al riparo tra le mura di pietra di un casale toscano... soprattutto se quell’uomo che ha rifiutato non la lascerà in pace!"

Albion: Ombre (Albion #2) di Bianca Marconero
Ho letto il primo volume di questa saga diverso tempo fa. Mi piacque molto ed è da taaanto tempo che attendo il seguito! Non vedo l'ora di leggerlo!
Trama:
"Marco Cinquedraghi e i suoi amici hanno scoperto di essere portatori di una peculiarità genetica che si fonda nella leggenda. Sono le nuove incarnazioni di Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda. Ma qual è il prezzo del loro privilegio. A cosa si deve rinunciare per guadagnarsi un destino già scritto? Marco preferisce non chiederselo. Saranno gli errori commessi e le bugie a trascinarlo in una spirale che lo obbligherà ad aprire gli occhi, mentre anche l'eredità di mago Merlino si risveglia e reclama il proprio tributo. Tra amicizie che si incrinano, amori condannati per le colpe del passato, l'ombra di una fata leggendaria e un'indagine su una morte sospetta che sembra portare a una tragica verità, i ragazzi dell'Albion College proseguono il loro cammino per diventare grandi. Ma capire cos'è la vera grandezza comporta un sacrificio che ognuno di loro dovrà affrontare da solo, per salvarsi."

November 9 di Colleen Hoover
Ci riprovo. So che in molti hanno amato alla follia Ugly Love (L'incastro (im)perfetto in italiano) ma, a me, non è piaciuto per nulla. Non ci ho trovato la Hoover che tanto avevo amato e, per questo motivo, non ho letto ne Confess ne Never Never.
Tuttavia ho letto molti pareri su questa nuova novella ed è autoconclusiva, per cui sì, ci riprovo.
Trama:
"Fallon meets Ben, an aspiring novelist, the day of her scheduled cross-country move. Their untimely attraction leads them to spend Fallon’s last day in L.A. together, and her eventful life becomes the creative inspiration Ben has always sought for his novel. Over time and amidst the various relationships and tribulations of their own separate lives, they continue to meet on the same date every year. Until one day Fallon becomes unsure if Ben has been telling her the truth or fabricating a perfect reality for the sake of the ultimate plot twist."

martedì 8 settembre 2015

Ma cos'è successo?

Potrei essere sparita.
Persa nella vita reale e incapace di ritagliare un po' di tempo al mio piccolo, amato, blog.
Sì, forse è andata così.
Forse a fine Aprile abbiamo deciso (il mio Ema ed io) di sposarci. 
Forse è successo che la data (le date?) scelta era fin troppo prossima e potrebbe anche essere che ho sovrastimato le mie capacità d'organizzazione.
...Contando poi che io ero a Zurigo e il (i ?) matrimonio (matrimoni ?) erano in Italia... (o perlomeno, due su tre!)
Insomma, è così.
Mi sono sposata.
Tre volte.
La prima a metà Giugno, a Zurigo. Ed è la data vera, quella del certificato di matrimonio, quella dei futuri anniversari, quella che conta per tutto ciò che è legale o no.
La seconda a Pisa. Perché che fai, non la fai la festa con i parenti di lui? In giardino, tra risate e amici?
La terza (ed ultima! Lo giuro) a Lanuvio (a pochi passi da Roma). Perché è lì vicino che vive tutta la mia famiglia e gli amici di sempre, perché volevo il matrimonio all'americana, volevo l'abito da principessa e volevo papà che mi accompagnava all'altare.
Sposata dalla mia migliore amica, in presenza di tutti quelli che contano nella mia vita (ovviamente cani inclusi!), ho detto il mio secondo e ho scambiato gli anelli.


Venerdì parto per gli USA.
Quando torno prenderò di nuovo in mano le redini di questo posto!
Ho un mucchio di libri che aspettano di venir nominati!

mercoledì 29 aprile 2015

Novelle & spin-off : come placare la smania

La parola saga e quella urban fantasy sono fin troppo legate. A volte, se si è fortunati  (o sfortunati, dipende...) ci si ferma ad una trilogia, altre volte i volumi salgono di numero in modo vertiginoso e così si ha un settimo, ottavo, nono volume o anche di più.
Personalmente, ho un debole per le saghe, specialmente da quando le leggo in lingua originale e posso recuperare i primi volumi tutti insieme, e perdermi completamente  in quel mondo. 
Tuttavia prima o poi capita di raggiungere le pubblicazioni d'oltre oceano e dar inizio all'attesa
Ed io odio l'attesa (sì, proprio alla Puffo Brontolone!).
Fortunatamente esistono le novelle. Quasi tutte le autrici/autori che adoro, seguo e che mi stanno facendo scalpitare per leggere il seguito, regalano novelle come fossero deliziosi antipasti. 
Belli da vedere, fantastici da assaporare, ma non sufficienti a placare la fame. Spesso troppo brevi e succulenti, mi lasciano con più smania di prima... Proprio come i sopracitati antipasti! 
Aprono lo stomaco e sono un perfetto inizio ma, se poi non ci si siede a tavola, il disappunto è totale.

Nonostante io sappia quanto siano nocivi, non posso farne a meno.

Giusto questa settimana mi sono ritrovata a leggerne due, due novelle spin-off. Brevi e incentrate su personaggi secondari, hanno il pregio di farti conoscere meglio quel mondo, assaporare i piccoli cammeo dei protagonisti e alleggerire brevemente quell'attesa che ti logora.

La prima è stata The Whitechapel Fiend (Tales from Shadowhunter Academy #3) di Cassandra ClareMaureen Johnson. Immagino che molti sappiano di cosa parli questa serie di racconti, chi sia il protagonista e via dicendo. In caso non lo sappiate vi invito a fermarvi QUI perchè i racconti contengono grossi SPOILER sia sulla fine di The Mortal Instruments che su quella di The Infernal Devices
In questo terzo volume le autrici sono state malvagie. Davvero, davvero crudeli. 
In primis, è troppo breve. Buona parte del volume è occupato dalla pubblicità dei precedenti libri e da uno snippet della prossima saga. 
Se questo non lo trovate già abbastanza cattivo, vi faccio alcuni nomi. Will Herondale, Tessa Grey, Jem Carstairs e Jace Herondale. TUTTI nello stesso racconto! Ah, dimenticavo... c'è anche un James molto piccolo e adorabile 
E Simon, ovviamente. Il quale, finalmente, fa una cosa giusta.

Ora, non si possono riunire così tanti personaggi meravigliosi e aspettarsi che il lettore ne esca intatto. 
Infatti, intatto non è la parola che avrei usato per descrivere il mio animo a fine lettura.
Essendo io, a quanto pare, una masochista, mi son detta:
"Ma suvvia, perché non prendere in mano anche Magic Dreams visto che ci siamo?"

E così ho fatto.

La saga di Kate Daniels è, attualmente, l'urban fantasy che preferisco. E' più una droga che un libro... Adoro la protagonista, mi sono presa una cotta madornale per il co-protagonista (oh Curran! I love you *_*), ho un debole per il clan delle Bouda e i suoi componenti e poi c'è Grendel, o Grendel 
Insomma, ho divorato quasi TUTTO quello che è stato scritto a riguardo, Magic Dreams era una delle poche novelle che mi mancavano.
E così ho aperto Magic Dreams (Kate Daniels #4.5) di Ilona Andrews
> (Se non conoscete la saga e/o non avete letto almeno fino al quarto volume, ovvero Magic Bleeds, vi SCONSIGLIO vivamente di continuare la lettura perchè potreste inciampare in qualche SPOILER che, in verità non sarà poi così disastroso eh... Ma io avverto comunque!) <
Troppo breve anche questa.
Sapevo che la protagonista sarebbe stata Dali. Sapevo anche del suo interesse per Jim, quel che non sapevo era come fosse Jim lontano da Curran. Conoscere la famiglia di Dali e Dali stessa è stato molto più affascinante di quanto pensassi! Un antipasto davvero delizioso! Peccato solo che il 4 Agosto non sia proprio dietro l'angolo... Ed io ho BISOGNO di Magic Shift!! Fortuna che ho ancora una novella da leggere... *__*

E voi? Sono l'unica ad avere questo rapporto d'odio e amore con le novelle e gli spin off rilasciate dagli autori?

venerdì 24 aprile 2015

Made in Italy: Vuoi vedere che è proprio amore?

Ricordo benissimo il come, il dove e il perché del mio incontro con Viviana Giorgi. Un'offerta di Amazon, un titolo davvero particolare "Bang Bang. Tutta colpa di un gatto rosso" e un viaggio di almeno quattro ore in treno. Era l'estate del 2013 e io, per la prima volta, varcavo il cancello del Borgo e lasciavo che il gattaccio rosso mi conquistasse.
Non sono propriamente una fan del made in Italy. Ho autori che adoro, come Francesco Dimitri, di altri sono piuttosto scettica. Specialmente se parliamo di romance.
Eppure, Viviana Giorgi è stata una piacevole sorpresa.
Un modo di scrivere frizzante, divertente, mai troppo sdolcinato o sconcio, nessuna catastrofe super triste che rende la lettura pesante ma, soprattutto, originale.
Così, quando è uscito Vuoi vedere che è proprio amore? non ho esitato a cliccare sul pulsante tentatore di Amazon. C'era il Borgo, c'era il gatto rosso e una trama che prometteva scintille! 
Doveva essere mio.

Ecco la trama, così come la riporta Amazon:
"È possibile che la vita viri dal grigio al rosso, passando per il rosa, nell’attimo di un respiro? A sentire Piera Aldobrandi, insegnante di inglese single, salutista e aspirante fotografa, la risposta è sì. Perché, quando incontra il cinico Jean, uno che segue le regole della statistica anche con le donne, l’amore esplode dentro di lei con il calore di una ballata irlandese, finendo per colpire, oltre la sua vita, anche il suo guardaroba che da grigio diventa rosso fuoco. Tutto inizia nel borgo milanese di Bang Bang. Tutta colpa di un gatto rosso, ma poi la storia si sposta in un’Irlanda che più romantica di così non si può, punteggiata da un coro di personaggi divertenti e improbabili e dalle canzoni eterne dei Beatles. Il gatto rosso? C’è anche lui, e se la ride sotto i baffi."

Se vi aspettate un maschio alfa, ricco, strafottente e semi perfetto, rimarrete delusi. Così come se vi aspettate la sciacquetta di turno, tutto shopping e purezza.
Vuoi vedere che è proprio amore? è un concentrato di personaggi tanto reali quanto spassosi. 
La narrazione si alterna tra i due protagonisti, con qualche sporadica apparizione di Didi. Questo ci permette di capire un po' di più dei personaggi, dell'evoluzione della storia e ci strappa ben più di un solo sorriso.
Partiamo da Piera Bambi Aldobrandi, la nostra eroina, professoressa dal cuore tenero con la passione per la fotografia, un pessimo gusto estetico e la mania del mangiar sano. 
Poi abbiamo Jean Tonton De Braud, uomo d'affari che ha fatto della statistica la sua vita e la sua fortuna, con un profumo da sentirsi male, un blackberry guastafeste e una sexy Norton Commando del 1973 rossa fuoco
Come non menzionare Diamante Didi De Braud? La nipote che tutti vorremmo! Con un futuro da personal shopper o chissà, magari altro... Irriverente, cocciuta ma dannatamente dolce! Impossibile dirle di no, specialmente quando i suoi occhioni sono pieni di lacrime (vere o no, questo è arduo da capire).
E poi ci sono l'amiche del Borgo, adorabili come sempre! Con le serate film, i consigli piccanti e quell'amicizia che sono in pochi ad aver sperimentato ma che ti fa sempre sentire protetta e al sicuro.
Infine, ma non ultimo per importanza, il gatto rosso! In realtà ce ne sono due ma guai a metterli sullo stesso piano... Non vorrei assolutamente che il gattaccio rosso numero 1 si offendesse!
Tra la quotidianità di Milano, una magica serata a Portofino e un week end tanto folle quanto romantico nelle bellissime terre irlandesi, questa storia non ha potuto che conquistarmi!
Una libro da cui è difficile staccarsi, evitare di divorarlo in un sol boccone, soprattutto quando la storia non solo ti affascina, trascinandoti nelle sue pagine, ma riesce anche ad accendere la tua curiosità nei più disparati campi!
Come quello della fotografia.
Perché Piera non solo è un'aspirante fotografa, sempre pronta ad immortalare il momento e considera la sua camera oscura il suo rifugio.
E' anche una patita del genere, pronta a citare la storia di quei scatti che l'hanno fatta emozionare, a parlare con passione di Anne Leibovitz e delle sue foto più conosciute. Come il famoso scatto di John e Yoko, fatto per la copertina di Rolling Stone lo stesso giorno (8 dicembre 1980) in cui John venne ucciso, oppure quello di Mick Jagger in accappatoio, nell'ascensore di un hotel, durante il tour del 1975 negli USA degli Stones.
E come la musica, tra un brano e l'altro degli intramontabili Beatles.

Tuttavia, una parte mi ha conquistato più delle altre.
"Ormai il buio era completo, l'aria era fresca e, ringraziando il cielo, il traffico sulla A4 scarso. La moto filava veloce sulla corsia di sorpasso e a lei pareva di volare. Con un sospiro si strinse a lui ancor di più e si crogiolò per un attimo in quell'intimità forzata, come se stessero condividendo molto più di una corsa in moto."
Andare in moto spesso è sottovalutato. E' una cosa che fa molto badboy ma nessuno si ferma mai a pensare quanto intimo sia. Non solo per la vicinanza, essere costretti a star vicini, abbracciati, mentre il vento ti schiaffeggia e la strada corre veloce. 
E' soprattutto fiducia. Significa affidare la propria vita a qualcuno e, se riesci a farlo smettendo di aver paura, imparando a seguire ed anticipare ogni movimento di chi guida, allora sei ben oltre l'intimità. Siete diventati un tutt'uno. 

Per farla breve.
Se non avete mai letto nulla di Viviana Giorgi ma amate le storie alla Susan Elizabeth Phillips o Kristan Higgins, correte a recuperare! Lasciate che il Borgo vi conquisti (Bang Bang. Tutta colpa di un gatto rosso)! Fate in modo di innamorarvi del country americano tra cow boy e cavalli (Tutta colpa del vento)o, se preferite, lasciate che sia un faro tra le bellissime coste del Maine a farvi sognare (Alta marea a Cape Love). Infine, perdetevi tra le verdi campagne irlandesi, tra alcool, mini e calcio gaelico (Vuoi vedere che è proprio amore?).

Il mio voto:
 4/5 stelle (direi anche 4 e ½ !)

mercoledì 8 aprile 2015

w...w...w... Wednesdays #1

Adoro la rubrica del mercoledì inventata dal blog Should Be Reading e che molti altri blog libreschi ripropongono, mi piace sapere cosa stanno leggendo, cosa hanno letto e cosa pensano di leggere le persone.
Così, visto che oggi è proprio mercoledì, ho deciso di proporre questa rubrica anche nel mio piccolo spazio!
Per cui cominciamo con le tre domande:

  • What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)
  • What did you recently finish reading? (Che libro hai appena terminato?)
  • What do you think you’ll read next? (Quale pensi che sarà la tua prossima lettura?)



What are you currently reading?


Ho finito circa un'ora fa The Lost Herondale (Tales from Shadowhunter Academy #2) di Cassandra Clare & Robin Wasserman. E' un racconto in verità, quindi ho impiegato davvero poco per divorarlo. Il primo non mi aveva convinto poi tanto ma questo mi ha piacevolmente sorpreso. Aspettavo di finirlo per decidere se acquistare o meno i restanti... A quanto pare lo farò!

What did you recently finish reading?


Ho finito da poco Bad Romeo (Starcrossed, #1) di Leisa Rayven e Deep (Stage Dive, #4) di Kylie Scott. Sono rimasta delusa da entrambi, se proprio devo esser sincera. Da Bad Romeo mi aspettavo qualcosa di epico e, in effetti, qualcosa di epico l'ho trovato. Un epico sfruttamento della tensione sessuale per mantenere alta l'attenzione del lettore. Deludente.
Mentre Deep non è proprio malvagio ma, considerando che è l'ultimo della serie e che i protagonisti erano già volti noti, mi aspettavo un risvolto ben diverso da quello che mi sono trovata a leggere. Delusione anche qui, ma meno accentuata.

What do you think you’ll read next?


Ho deciso che oggi inizierò Nocte (The Nocte Trilogy #1) di Courtney Cole. Ne ho sentito parlare bene e la mia curiosità ha avuto la meglio. Speriamo di non rimanerne delusa.


E voi? Quale sono le vostre tre W?
C'è stato qualche libro che non ha rispettato le vostre aspettative? 

giovedì 2 aprile 2015

Attraverso il vetro

Sono nata e cresciuta nelle campagne pontine, a pochi chilometri dalla città eterna. Per me il mare distava 20 minuti di treno o 15 d'auto. Il caos della metropoli era a 35 km da casa e per vedere la neve dovevi farti circa un'ora e mezza di viaggio.
Inverni freddi e umidi, estati bollenti e sudate.
Poi, a settembre del 2012, siamo partiti per Zurigo.
Buffo come la Svizzera fosse una delle mete che non avevamo mai considerato. Si pensava all'Inghilterra, l'Olanda, la Danimarca, la Germania... Si è fatto un pensierino persino alla penisola scandinava.
La Svizzera no, mai.
Semplicemente, non c'abbiamo mai pensato.
E così, ironia della sorte, siamo finiti a vivere nell'ultimo posto che avremmo mai preso in considerazione.

E' facile innamorarsi di questo piccolo stato.
L'ordine, l'educazione, la pulizia, la precisione e le immense vallate verdi ti conquistano in poco tempo. 
Ti manca il mare ma trovi un uso del lago che non ti saresti mai aspettata. Sempre pulito, pieno di impianti balneari, curato in ogni minimo dettaglio. L'estati diventano meno solari ma ti godi comunque temperature sopra i 30 gradi, senza l'umido che ti rende appiccicosa la pelle.
L'inverno ti mostra un mondo davvero diverso al quale eri abituato.
Niente umidità e neve come se non ci fosse un domani.
Temperature che scendono sotto lo zero quotidianamente, notti gelide che ti fanno trovare la ciotola del cane completamente ghiacciata. Eppure, temperature di tarda primavera in ogni casa o locale.
Impari ad uscire con vestiti primaverili anche quando fuori il termometro ha toccato i -10°C. Ti basta un cappotto caldo, guanti, sciarpa, cappello e degli stivali imbottiti che non si bagnano con la neve. In casa sempre magliette a maniche corte e scalza, se i tuoi riscaldamenti sono a pavimento.
Chiami casa con skype e ti ritrovi a parlare con un padre avvolto in maglioni pesanti, che gela quando fuori ci sono 4 gradi, mentre tu, con la tua t-shirt, ti volti a guardare la neve che cade copiosa e porta a -7 la temperatura esterna.

Inizi ad abituarti a vivere in un post che è una vera città ma che non conosce il caos nel quale tu sei abituato a vivere. Una città che conta 500 mila abitanti e i cui ingorghi sono rari e possono portarti via 30, 40 minuti al massimo. Dove, quando sei fermo in fila, ti trovi ad ammirare una volpe uscita dalla boscaglia che zampetta sul marciapiede, oppure se è mattina trovi i cervi al pascolo. Aironi, cicogne e falchi che solcano i cieli.

Poi ci sono le case. Diverse da quelle a cui ero abituata. Più basse, con tetti spioventi e vetrate immense. 
Quando vai in giro di sera e sei in auto ma non alla guida, finisci sempre con l'esser rapito da quelle vetrate. Con curiosità passi da casa in casa, ammiri arredi, partecipi a cene, guardi film in tv. La quotidianità serale di centinaia di famiglie è lì, lontana solo qualche metro.
Attraverso il vetro puoi immergerti in tutto questo, rare sono le tende che schermano le Wohnzimmer, così tipicamente svizzere. A volte con tocchi di stile chiaramente stranieri. Un bandiera portoghese qui, una spagnola lì, un quadro con il Colosseo in quella casa, un'altro con la Torre Eiffel nell'altra.

Mi piace vivere qui. Usare il lago in estate e avere decine d'impianti sciistici a pochi chilometri da casa. La città che si mischia alla foresta, il caos limitato e la multietnicità che non ti fa mai sentire pienamente straniero.


Tutte le foto sono miei scatti, fatti a Zurigo e dintorni. In estate, primavera ed inverno.


mercoledì 25 marzo 2015

#2 Let's read in English: The Darkest Part of the Forest di Holly Black

Ho saltato la recensione di una delle tre letture fatte con il gruppo Let's read in English (c'è un adorabile banner qui a lato che, se cliccato, vi porterà direttamente alla pagina facebook del gruppo), il libro era Alienated (Alienated #1) di Melissa Landers e, in tutta sincerità, non mi è piaciuto molto. Non sono proprio riuscita a trovare la voglia di scrivere di lui.
The Darkest Part of the Forest di Holly Black, invece, è stata un'esperienza...strana.


Down a path worn into the woods, past a stream and a hollowed-out log full of pill bugs and termites, was a glass coffin. It rested right on the ground, and in it slept a boy with horns on his head and ears as pointed as knives.” 
In un primo momento non mi ha detto nulla. Scorrevole, davvero ben scritto ed intrigante, tuttavia non riuscivo ad entrare nella storia. Mi sentivo un'estranea e non sono abituata a sentirmi così, quando leggo. I misteri erano interessanti ma forse un po' troppi, tutto questo "è meglio tenerlo segreto" mi ha creato qualche problema. Le fate poi... Ho incontrato varie storie durante le mie letture che parlavano ampiamente di fate. Di quelle malvagie che considerano esseri inferiori gli umani, che scambiano bambini, uccidono per divertimento, ingannano, nascondono la verità in modo magistrale e sono dipendenti dal potere. 
Per me non c'era nulla di nuovo in questa storia.
Certo, c'era il... Principe cornuto?!? Horned Boy va, in inglese suona decisamente meglio! E ti aspetti che si sveglierà, perchè è chiaro che accadrà.
Quello che non ti aspetti è chi lo sveglierà. Quando pensi di averlo capito, scoprirai che non tutto è semplice come sembra.

“Once, there was a girl who vowed she would save everyone in the world, but forgot herself.” 

Parliamo un attimo della storia, eviterò gli spoiler (che l'Horned boy venga svegliato è fin troppo chiaro, si capisce dalle prime dieci pagine, quindi non lo considero uno spoiler), ma qualcosa lasciatemela dire per capire meglio di che libro stiamo parlando.

Hazel e Ben sono i due fratelli protagonisti di questa storia, vivono a Fairfold che è una cittadina che fa delle fate la prima risorsa turistica. Sanno che esistono, sanno che sono pericolose e come tenersele buone. Gli incidenti capitano, ma solo ai turisti. 

I nostri fratelli dai capelli rossi hanno una vera passione per le ballate e i libri che trattano di cavalieri, bardi ed epiche battaglie, così, ancora bambini, si ritrovano a vagare nei boschi dando la caccia a quelle fate che giocano con la vita degli ignari turisti. 
Un cavaliere con tanto di spada e un bardo capace di immobilizzare qual si voglia creatura, solo con il potere della sua splendida musica.


“They were in love with him because he was a prince and a faerie and magical and you were supposed to love princes and faeries and magic people. They loved him the way they’d loved Beast the first time he swept Belle around the dance floor in her yellow dress. They loved him as they loved the Eleventh Doctor with his bow tie and his flippy hair and the Tenth Doctor with his mad laugh. They loved him as they loved lead singers of bands and actors in movies, loved him in such a way that their shared love brought them closer together.” 
(Ammetto che quando mi sono ritrovata a leggere riferimenti all'undicesimo, ma soprattutto, al decimo Dottore (❤ ) è stato automatico amare questa autrice!)

Qualcosa accade e tutto cambia. Non solo Hazel e Ben non sono più una coppia in battaglia ma iniziano ad avere segreti l'uno verso l'altro. Vuoi per amore fraterno, vuoi per rimorso, fatto sta che qualcosa tra i due si rompe.

Fin qui ammetto che il libro non mi aveva detto molto. Poi è entrato in scena Jack con il suo passato e i suoi segreti. Qualche mistero ha iniziato ad essere più comprensibile ed io, non rendendomene nemmeno conto, sono finita catapultata a Fairfold!
In ritmo è diventato serrato, la storia più cupa e Hazel ha mostrato un lato che mi ha conquistato.
Le fate e il loro mondo sono riuscite ad affascinarmi, il risvolto romantico è stato ben gestito e l'ho trovato adorabile, l'epilogo mi ha convinto così come la risoluzione dei misteri che, in un primo momento, mi avevano quasi infastidito.

Il book trailer è davvero adorabile ed intrigante, vi riporto il testo/filastrocca

“There's a monster in our wood. She'll get you if you're not good. Drag you under leaves and sticks. Punish you for all your tricks. Anest of hair and gnawed bone. You are never, ever coming... home.”
 Lo consiglio se si cerca un libro che mischi avventura, mistero e fate con un tocco di romanticismo. Se avete qualche dubbio nella prima metà, fate come me! Non demordete e andate avanti! Io non me ne sono affatto pentita.

Il mio voto:
 4/5 stelle